QUANDO  RIVOLGERSI AD UNO PSICOLOGO

 

Nel corso della propria esistenza può capitare di avere momenti di difficoltà che possono portare ad uno stato di malessere.

Andare a parlare della propria sofferenza o disagio con uno specialista (psicologo, psicoterapeuta, psichiatra) è una decisione che si elabora un po’ alla volta.

Spesso si attendono mesi o addirittura anni prima di decidersi ad affrontare il problema, e a volte solo quando ormai il convivere con il proprio  disagio ha iniziato a compromettere in modo significativo differenti ambiti della propria vita ed il confronto con le persone vicine,  familiari ed amici.

La sofferenza può presentarsi sotto forma di un sintomo specifico oppure quando ci si trova in situazioni di stress, di blocco decisionale, di ansia, di tristezza , o per  uno sconvolgimento emotivo in seguito ad un evento traumatico, di lutto, perdita, separazione o di depressione, di auto-svalutazione, di incomprensione con il proprio partner.

In tutte queste situazioni e in altre simili a queste ci si rende conto di come le soluzioni messe in atto, risultano poco adatte a far stare meglio e che le problematiche tendono a riproporsi sempre allo stesso modo.

Spesso la persona non sa comprendere di cosa ha bisogno e ha idee poco chiare su ciò che le può essere utile. Pertanto prima di iniziare una psicoterapia è utile una prima fase di valutazione, in genere di 3 o 4  incontri,  che permette di capire se una psicoterapia può essere adatta per facilitare o realizzare un cambiamento dello stato di malessere del paziente. Talvolta non si può  o non si deve necessariamente   iniziare una terapia, in questi casi un numero esiguo di  incontri può risultare efficace  nel superamento di una situazione problematica.